PNI 2017: i vincitori della XV edizione e le loro idee innovative

Al termine di due giorni intensi di presentazioni e pitch, la più grande business plan competition d’Italia a mettere in rete ricerca, impresa e finanza ha decretato i suoi vincitori. La finale del PNI 2017, svoltasi gli scorsi 30 Novembre e 1° Dicembre per la sua XV edizione, ha visto vincitore assoluto la Ocore, startup siciliana che ha studiato una nuova tecnologia di stampa robotica 3D.
Il riconoscimento, istituito nel 2003 dall’Associazione Italiani degli Incubatori Universitari-PNICube, è stato conferito a Napoli presso l’Università Federico II, promotrice dell’iniziativa insieme a Campania New Steel.
In sole 48 ore si sono messe in campo le idee provenienti dalle 65 migliori startup finaliste – che hanno partecipato e vinto le 17 competizioni regionali (StartCup) che coinvolgono 46 università e incubatori associati, oltre a numerose istituzioni, a cui sono arrivati ben 2.768 neoimprenditori, per un totale di 1.031 idee d’impresa e 531 business plan presentati.
A giudicare le

Continua a leggere

La giusta marcia per la digital transformation

Siamo nell’era dei big data, delle blockchain, delle monete virtuali e della digital transformation e anche le imprese italiane stanno riorganizzando le proprie forze per far fronte alla crescente domanda di innovazione.
Superata la crisi, l’Italia ha scoperto di essere tuttora il settimo paese industriale, con una quota stabile al 2,3% del valore aggiunto mondiale e il secondo paese in Europa dopo la Germania.
Tuttavia navigare in una corrente sempre più forte che va verso il futuro e la trasformazione radicale dell’industria manifatturiera così come dei consumi e delle esigenze dei consumatori, è sempre più difficile e richiede energie e ampiezza di vedute non indifferenti.
Il CsC nel suo rapporto sugli scenari industriali, mostra come l’introduzione di innovazioni di processo e di prodotto tra i 2010 e il 2012 è associata ad una più importante crescita economica nei tre anni successivi, dimostrata sia in termini di fatturato (+25,7% rispetto alle imprese non innovatrici),

Continua a leggere

La giusta marcia per la digital transformation

Siamo nell’era dei big data, delle blockchain, delle monete virtuali e della digital transformation e anche le imprese italiane stanno riorganizzando le proprie forze per far fronte alla crescente domanda di innovazione.
Superata la crisi, l’Italia ha scoperto di essere tuttora il settimo paese industriale, con una quota stabile al 2,3% del valore aggiunto mondiale e il secondo paese in Europa dopo la Germania.
Tuttavia navigare in una corrente sempre più forte che va verso il futuro e la trasformazione radicale dell’industria manifatturiera così come dei consumi e delle esigenze dei consumatori, è sempre più difficile e richiede energie e ampiezza di vedute non indifferenti.
Il CsC nel suo rapporto sugli scenari industriali, mostra come l’introduzione di innovazioni di processo e di prodotto tra i 2010 e il 2012 è associata ad una più importante crescita economica nei tre anni successivi, dimostrata sia in termini di fatturato (+25,7% rispetto alle imprese non innovatrici),

Continua a leggere

Innovazione e imprese italiane

Le imprese italiane guardano con sempre maggiore interesse all’innovazione, ritenuta ormai punto cardine di qualsiasi strategia o piano di crescita e sviluppo.
A dimostrare questo crescente impegno c’è l’aumento stimato tra l’1,8% e l’1,9% del budget che il 36% delle aziende italiane dedicheranno all’ICT nel 2018, con particolare interesse per Big Data Analytics, Dematerializzazione e sistemi ERP.
Questi dati sono stati rilevati dalla ricerca degli Osservatori Digital Transformation Academy e Startup Intelligence del Politecnico di Milano, presentata durante il convegno dal titolo “Corporate Entrepreneurship e Open Innovation: innovare con un occhio alle startup!”.
Sono stati intervistati più di 270 tra Chief Innovation Officer e Chief information Officer italiani per fotografare lo stato dell’innovazione nel nostro Paese.
Come la digital transformation influisce sull’innovazione
Con lo sviluppo delle tecnologie digitali, si sta trasformando anche il modo in cui le imprese adottano e costruiscono modelli di collaborazione più nuovi e agili. Sfruttano soprattutto l’Open Innovation e la

Continua a leggere

Innovazione e imprese italiane

Le imprese italiane guardano con sempre maggiore interesse all’innovazione, ritenuta ormai punto cardine di qualsiasi strategia o piano di crescita e sviluppo.
A dimostrare questo crescente impegno c’è l’aumento stimato tra l’1,8% e l’1,9% del budget che il 36% delle aziende italiane dedicheranno all’ICT nel 2018, con particolare interesse per Big Data Analytics, Dematerializzazione e sistemi ERP.
Questi dati sono stati rilevati dalla ricerca degli Osservatori Digital Transformation Academy e Startup Intelligence del Politecnico di Milano, presentata durante il convegno dal titolo “Corporate Entrepreneurship e Open Innovation: innovare con un occhio alle startup!”.
Sono stati intervistati più di 270 tra Chief Innovation Officer e Chief information Officer italiani per fotografare lo stato dell’innovazione nel nostro Paese.
Come la digital transformation influisce sull’innovazione
Con lo sviluppo delle tecnologie digitali, si sta trasformando anche il modo in cui le imprese adottano e costruiscono modelli di collaborazione più nuovi e agili. Sfruttano soprattutto l’Open Innovation e la

Continua a leggere

A caccia di competenze digitali? Ci pensa il cubo di Besourcer

Secondo un recente studio de Il Sole 24 Ore, i ragazzi italiani laureati sono pochi e molto spesso faticano a trovare lavoro perché formati secondo percorsi “non spendibili”. Tanti non sono adeguatamente preparati, specie quando si parla di competenze digitali, mentre una percentuale rilevante di giovani (67%) sbaglia a priori la scelta del corso universitario.
Il percorso di orientamento che precede l’iscrizione all’Università, perciò, diventa di fondamentale importanza per riuscire a indirizzare la propria carriera in maniera adeguata agli interessi ed ai talenti che si possiedono.
Ma non basta. La scarsa o inadeguata preparazione dei giovani laureati è un fenomeno che si ripercuote anche sulle aziende europee, che ormai da cinque anni a questa parte faticano non poco a trovare professionisti che possiedano le competenze digitali e tecniche richieste.
Se si pensa, invece, che dall’altra parte dell’oceano le grandi aziende tech creano ogni giorno hub di formazione per i propri dipendenti e hanno

Continua a leggere

A caccia di competenze digitali? Ci pensa il cubo di Besourcer

Secondo un recente studio de Il Sole 24 Ore, i ragazzi italiani laureati sono pochi e molto spesso faticano a trovare lavoro perché formati secondo percorsi “non spendibili”. Tanti non sono adeguatamente preparati, specie quando si parla di competenze digitali, mentre una percentuale rilevante di giovani (67%) sbaglia a priori la scelta del corso universitario.
Il percorso di orientamento che precede l’iscrizione all’Università, perciò, diventa di fondamentale importanza per riuscire a indirizzare la propria carriera in maniera adeguata agli interessi ed ai talenti che si possiedono.
Ma non basta. La scarsa o inadeguata preparazione dei giovani laureati è un fenomeno che si ripercuote anche sulle aziende europee, che ormai da cinque anni a questa parte faticano non poco a trovare professionisti che possiedano le competenze digitali e tecniche richieste.
Se si pensa, invece, che dall’altra parte dell’oceano le grandi aziende tech creano ogni giorno hub di formazione per i propri dipendenti e hanno

Continua a leggere

I vincitori del Digital X Factory

“Digital X Factory”, la call for innovation lanciata da Ansaldo Energia in collaborazione con Digital Magics EnergyTech, si è conclusa venerdì 1 dicembre, a Genova, e ha premiato il pitch di Smart Track, startup che ha presentato un’innovativa proposta in ambito smart safety.
La call, lanciata lo scorso novembre, era rivolta sia alle startup che alle PMI innovative italiane che fossero in grado di progettare e realizzare soluzioni tecnologiche molto avanzate che si applichino ai processi produttivi in modo da renderli più efficienti sotto diversi punti di vista.
Ansaldo Energia ha lanciato la competizione per individuare team e progetti che la accompagnino e la supportino nella realizzazione del Lightouse Plant, uno sistema di impianti produttivi da realizzare ex novo oppure rivisitando profondamente i sistemi già esistenti in linea con il piano nazionale dedicato a Industria 4.0 per cui sono previsti 70 milioni di investimenti privati e 170milioni di investimenti pubblici.
I vincitori del

Continua a leggere

I vincitori del Digital X Factory

“Digital X Factory”, la call for innovation lanciata da Ansaldo Energia in collaborazione con Digital Magics EnergyTech, si è conclusa venerdì 1 dicembre, a Genova, e ha premiato il pitch di Smart Track, startup che ha presentato un’innovativa proposta in ambito smart safety.
La call, lanciata lo scorso novembre, era rivolta sia alle startup che alle PMI innovative italiane che fossero in grado di progettare e realizzare soluzioni tecnologiche molto avanzate che si applichino ai processi produttivi in modo da renderli più efficienti sotto diversi punti di vista.
Ansaldo Energia ha lanciato la competizione per individuare team e progetti che la accompagnino e la supportino nella realizzazione del Lightouse Plant, uno sistema di impianti produttivi da realizzare ex novo oppure rivisitando profondamente i sistemi già esistenti in linea con il piano nazionale dedicato a Industria 4.0 per cui sono previsti 70 milioni di investimenti privati e 170milioni di investimenti pubblici.
I vincitori del

Continua a leggere

Content marketing vs pubblicità: vince il primo e continua a crescere [ricerca PQ Media]

Che il content marketing stia conquistando un posto di assouto rilievo nelle strategie di comunicazione e promozione delle aziende è un fatto acquisito e incontrovertibile, così come è ormai dimostrato da diverse rilevazioni che abbia superato la pubblicità tradizionale in termini di ricavi. E le previsioni lo vedono ancora in forte ascesa.
Una delle ultime ricerche in proposito è la “Global Content Marketing Forecast 2017“, a cura di PQ Media e pubblicata su MarketingCharts lo scorso agosto, che prevede ricavi in crescita a livello globale di oltre il 14% fino al 2021. La rilevazione è stata condotta su aziende specializzate nella creazione di contenuti (sono escluse le attività gestite internamente dai brand e le attività di Digital PR esterne).
Il 2016 ha visto salire i ricavi del content marketing nel mondo del 14,4%, tasso simile nel 2017 che porterà i ricavi totali a fine anno a 28 miliardi di dollari, con una proiezione di crescita del 14,6% che farebbe raggiungere i 32,1

Continua a leggere